Don's Dugout

Cercavo tempo fa un qualche clone di Dig Dug, il classico arcade della Namco, ma trovai ben poco.

Forse il titolo non destava particolare interesse fra i game programmers, e non ne desta tuttora a quanto pare.

Tra quel poco che sono riuscito a trovare, spunta questo, un semplice clone scritto in Java nel 1996, dalla grafica abbastanza sobria e i contenuti minimali, sviluppato da Karl Hornell, noto programmatore Java dei vecchi tempi.



Non fedelissimo all'originale, ma abbastanza decente e piacevole nel complesso da meritare una partita.

In questo clone il personaggio principale è una talpa di nome Don, alle prese con ospiti indesiderati nel suo terreno, tra cui maialini e draghetti.
Che come nel classico da sala giochi, dovremmo annientare gonfiandoli o schiacciandoli sotto qualche masso.

L'azione di gioco si svolge prevalentemente sottoterra, dove il giocatore potrà farsi strada scavando e realizzare percorsi in cui annientare i nemici.

Quest'ultimi dotati di un'intelligenza artificiale abbastanza valida, molto spesso daranno la caccia al povero Don, inseguendo per i vari tunnel scavati nella terra fino a metterlo alle strette, proprio come nel classico arcade.

In questo titolo si avranno solamente due tipologie di nemici per tutto il gioco, a discapito della versione originale, ma a compensare la loro scarsa varietà, ci pensano alcuni oggetti sparsi qua e la per il livello, come scorie nucleari, calzini e poco altro.

Elementi interessanti e nuovi, non presenti in nessuna versione ufficiale di Dig Dug, che al contatto risulteranno nella perdita di una vita da parte del giocatore, oltre che a rendere il titolo meno banale e un po' più impegnativo da giocare, anche se non di molto.
Parallelamente troveremo anche sacchi di denaro, che permetteranno di incrementare il nostro punteggio di gioco.


I comandi di gioco sono leggermente ostici, usando le lettere JKLI per i movimenti e la coppia Shift + J / L per pompare aria nei nemici, ma solamente quando questi saranno abbastanza vicini, a discapito della possibilità del classico Namco, di poter lanciare la propria sonda per una distanza fissa senza alcun problema.

A controbilanciare tutto ciò però, troviamo la possibilità di pompare automaticamente i nemici, mantenendo la pressione sui tasti e senza premere continuamente la coppia di tasti citata, cosa che rende anche meno snervante il tutto.

La grafica di gioco, utilizza pochi colori e non particolarmente vivaci, ricordando un po' lo stile di quei vecchi giochi per Windows 98.
Essenziale e coerente in ogni suo aspetto, ma con accostamenti terribili nei colori del terreno, che sembrano rappresentare più una fogna che un terreno di campagna.
Uno dei primissimi e rari cloni di Dig Dug per PC
  • Grafica essenziale e piacevole
  • Contenuti aggiuntivi molto originali
  • Scritto in Java, quindi multipiattaforma

  • Talvolta la grafica risulta un po' spiacevole alla vista
  • Tecnicamente mediocre
Essenziale anche il comparto sonoro, privo di vere e proprie musiche di accompagnamento e qualche effetto sonoro giusto per la pompa dell'aria, ci si aspetta spesso di sentire anche altro, specie raccogliendo i sacchi di denaro o quando i draghetti attaccano, ma niente...

Il titolo ha tutta l'aria di essere più un esperimento di programmazione, una sorta di demo tecnica più che un gioco per il pubblico.
Vista anche la sua natura amatoriale e la sua nascita in un periodo in cui internet e l'informatica non godevano certo dell'importanza che ricoprono oggi nella vita di tutti i giorni, e svariati altri fattori culturali e non, si possono dedurre molte cose sulle scelte attuate.

Di mediocre qualità rispetto agli standard odierni, può comunque godere del primato di essere uno dei pochissimi cloni di Dig Dug presenti in rete, e ricoprire una certa importanza storica nel panorama del gioco indipendente.

Parlarne, recensirlo e giocarlo, aiuta non solo a mantenerne viva la storia ma anche ad accorgersi di quali passi da gigante i programmatori di videogiochi indipendenti abbiano fatto nel corso degli anni.

Per chiunque fosse interessato a buttarci un occhio o magari ampliarne il tutto, lo trovate completamente free e munito di sorgenti sul sito ufficiale del suo creatore.

2 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

Dig Dug è uno di quei giochi che avevo completamente dimenticato...

Pix3l ha detto...

Per questo ci sono io :P

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