Dig Dug: Digging Strike

Capito da OpenGames e trovo per puro caso una copia di Dig Dug: Diggin Strike a soli 15 euro, un titolo che avevo già adocchiato da tempo su ebay, ma su cui ancora non avevo messo le mani.

Non una semplice conversione per DS del classico arcade, ma piuttosto di un remake con l'aggiunta di numerosi elementi e un gameplay rinfrescato.


Il gioco riprende quanto lasciato in eredità dai precedenti capitoli, soprattutto in termini di storia, presentando una sorta di continuazione degli eventi.

Sarà presente il protagonista di sempre, Taizo Hori, che grazie alla sua fama di scavatore e "cacciatore di mostri", verrà ingaggiato dal governo della fittizia terra di Horinesia, vittima di mostri nel sottosuolo che minacciano i vari fossili e reperti storici ancora sepolti nelle varie isole.

Il gameplay di questa versione, si rifà a quello classico del primo episodio, presentando una classica modalità 2D nel sottosuolo, ed una 3D in superficie, in prospettiva, arricchendo il tutto di nuovi elementi e contenuti, oltre che nemici.
Tra le varie aggiunte troviamo delle sottospecie di missioni a cui il giocatore potrà prestarsi, come quella del recupero di fossili o parti meccaniche per la costruzione di nuove armi.
Queste ultime, una volta completate, potranno anche essere usate nel gioco, rinfrescando ancora di più l'esperienza.

Nel sottosuolo il nostro compito, oltre quello di dare la caccia ai mostri, sarà quello di far scendere in profondità appositi picchetti piazzati nel livello, in modo da rendere franabile il terreno e sbarazzarsi del boss in superficie.
In superficie avremo ben poco da fare, a parte cercare di non farci toccare dai nemici, potremmo accedere ai svariati labirinti sotterranei, e grazie ad appositi power-up, gestire al meglio i picchetti ed accelerare il processo di distruzione del livello.

I power-up saranno presenti in grandi quantità, dall'invulnerabilità momentanea a semplici bonus, oltre che oggetti farlocchi che distrarranno i mostri nel sottosuolo.
Alcuni power-up permetteranno anche di vestire i panni del figlio di Taizo, Mr. Driller.

Nei panni di Mr. Driller, prenderemo parte a vari mini giochini di breve durata, tutti volti ad agevolare il lavoro di Taizo nel sottosuolo, potendo gestire l'orientamento dei picchetti o deciderne di piantarne uno per intero nel suolo, oppure rivivere con nostalgia il passato con la Horivalou, sosia della Solvalou di Xevious o la macchinina di Rally-X!
Con tanto di musiche originali!

Parlando di musica, il sonoro è da sempre stata una parte molto importante di questa serie, ma che qui sembra non aver trovato il giusto connubio.
Nel gameplay del sottosuolo, la musica di gioco verrà eseguita solo durante i movimenti di Taizo, esattamente come nel primo capitolo della saga, una decisione simpatica, ma che rende l'esperienza di gioco meno appetibile a tratti, specie quando ci si accorge dell'assenza di musica in sottofondo...

La veste grafica in cui è presentato, è molto cartoonesca, specialmente nei dialoghi, e interfacce di gioco, ma che non stona affatto nel complesso.

Quella 2D sembra strizzare l'occhio alle reincarnazioni "arranged" arcade, presentate in alcune incarnazioni del Namco Museum, anche se leggermente ritoccate e forse più appetibili ancora.
Quella 3D strizza l'occhio allo stile di Dig Dug II, presentandosi in una veste decisamente valida ed apprezzabile per un gioco del Nintendo DS.

Tutto sommato questo gioco, non presenta un livello di difficoltà altissimo, quindi si adatta bene ad un pubblico pressoché variegato, anche se i controlli di gioco, poco flessibili e molto conservatori, potrebbero far incappare il giocatore in numerosi errori involontari, complici anche i tasti abbastanza piccoli del Nintendo DS (Nel mio caso Lite).
La rigiocabilità è molto alta, e sopperisce alla scarsa longevità dell'avventura classica, sia per le mini missioni a cui il giocatore può prestarsi volontariamente, e quindi dare un senso nuovo ad eventuali rigiocate, sia per la presenza di momenti di gioco sin dall'avvio fino ai titoli di coda.
Quasi ogni momento del gioco, compreso l'avvio, presenta mini giochini di sorta a cui il giocatore può prestarsi, per non parlare di un set parallelo di livelli da giocare da zero una volta terminato il titolo almeno una volta.

Un titolo di poche pretese, ma che prometterà parecchie giornate di svago e divertimento, e che mi sento vivamente di consigliarvi nell'acquisto.


Un classico Namco che fa il suo ritorno sul doppio schermo del DS
  • Alta rigiocabilità
  • Numerosi contenuti extra

  • Comandi di gioco poco pratici
  • Scarsa longevità

2 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

Questa "nuova" versione di Dig Dug mi manca, credimi non l'ho mai vista in giro

Pix3l ha detto...

Non ti saprei dire se sia un titolo raro o meno, ma non l'ho ma visto in nessun negozio tranne il giorno in cui l'ho comprato o.o

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...