Croc: Legend of the Gobbos

Per una rivista psx dell'epoca, questa era la risposta della Playstation a Super Mario 64, anche se personalmente non lo definirei un "attacco" frontale alla grande N visto che Sony aveva messo in campo il suo Crash Bandicoot.

Questo gioco usci' nel 1997 ad opera della Argonaut Software, all'incirca verso la fine di quello stesso anno ne acquistati una copia per circa 30 mila lire, quando i prezzi erano ancora ragionevoli...

Il gioco fu pubblicato per svariate piattaforme, tra cui Playstation, Sega Saturn, PC e Game Boy Color, all'epoca optai per la versione psx in seguito negli anni ebbi modo di acquistare anche una versione PC.
Nessuna differenza tra le versioni, tranne quella per GBC ovviamente traspota in 2D.

Questa avventura ci mette al controllo di Croc, un simpatico coccodrillo cresciuto da bizzare e buffe creature chiamate Gobbos, la cui migliore amica e' un'uccellina di nome Beany che l'accompagnera' per tutta l'avventura.

La storia racconta dell'arrivo di un perfido signore del male, chiamato Barone Dante, seguito dai suoi scagnozzi dantini, delle sottospecie di diavoletti, che hanno schiavizzato e colonizzato l'intera terra dei Gobbos.

Il nostro compito sara' quello ovviamente di salvare quanti piu' possibili Gobbos tra un livello e l'altro, esplorando scenari completamente 3D ricchissimi di segreti.

I comandi di gioco sono molto simili a quelle di Mario 64, il nostro personaggio potra' eseguire combo di attacco con la coda quasi alla stregua dei pugni di Mario, effettuare schiacciate al terreno, saltare ed aggrapparsi a piattaforme e quant'altro.

Potra' anche nuotare in certi livelli, volare liberamente ma non liberamente, solo mediante l'uso di appositi palloncini posti nel livello per brevi distanze.
Non potra' portare nemmeno in braccio oggetti con se, un vero peccato...

Nonostante la grande varieta' dei movimenti disponibili, non si ha poi cosi' tanta fluidita' nel gioco, il che potrebbe rendere l'esperienza di gioco abbastanza infernale verso i livelli finali, quelli piu' difficili ovviamente.
Complice la telecamera posta sempre dietro al nostro personaggio che rende molto difficile calcolare le distanze per eventuali salti o altro in molte occasioni.

Gli scenari sono ben concepiti nonostante tutto, anche se talvolta piattaforme in movimento ad esempio potrebbero tenerci fermi per qualche minuto (troppi...) prima di poter ritrovare una coincidenza per poter procedere nel percorso.

Graficamente sono molto ben texturizati e molto vari, si parla di scenari estivi, primaverili, invernali, notturni e talvolta sotterranei o infernali, oltre che acquatici.
Ognuno ovviamente con le proprie caratteristiche, non che la presenza di qualche nemico extra e boss di fine livello particolare.

La loro difficolta' e la possiblita' di scegliere uscite secondarie, dona un piccolo tocco di longevita' al gioco, tenendo conto che le uscite secondarie oltre tutto danno via libera a livelli segreti!

I boss di fine livello vengono affrontati in apposite aree delimitate, devo dire che graficamente ricordano molto alcuni nemici di Mario 64, specialmente questi 2 in figura, non vi ricordano qualcosa?

I riferimenti alla killer application dell'epoca per la console antagonista sono tanti, si pensi anche ai vari box porta oggetti sparsi per i livelli, molto simili a quelli visti nei classici giochi di Mario.

Evidentemente Mario ha fatto scuola anche nei platform 3D.

Graficamente parlando, si potrebbe dire di si, gli scenari sono molto cartooneschi e allegri, tutto cio' lo rende un gioco adatto anche ad un pubblico molto giovane.
Mentre la difficolta' crescente di gioco, d'altro canto, lo rende un titolo non cosi' banale dopo tutto, cio' lo porta fuori da quello status di titolo per soli bambini.

In ambito sonoro troviamo un possibile riferimento (per i piu' paranoici) a Mario, 64 colonne sonore in tutto, non siamo paranoici ma e' cosi'!
Sono veri e propri gioiellini, non ci si stanca mai di ascoltarle mentre si gioca, il che non e' poco decisamente.

"La risposta di Playstation a Mario 64"

  • Ottima grafica e sonoro, oltre che una buona giocabilita'

  • Adatto ad un pubblico di grandi e piccini
  • Disponibile per innumerevoli piattaforme
  • Disponibile come abandonware per PC



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  • Alcuni elementi di livello rendono l'esperienza di gioco frustrante

Si nota anche che il personaggio durante la combo degli attacchi, abbozza qualche parola piu' o meno inglese sempre alla stregua di Mario, gli altri suoni invece sono qualcosa di completamente originale ed orecchiabile.

In sostanza questa e' la panoramica che un gioco come Croc offre, piu' ci penso e piu' mi viene da associarlo a giochi come Crash Bandicoot o Spyro The Dragon, non necessariamente sempre e solo a Mario come tante riviste dell'epoca tendevano a fare.

La motivazione comunque potrebbe essere stata data dal fatto che non si vide mai un porting di questo gioco per N64, il che lascio' presagire che la Nintendo lo poteva vedere come una minaccia al suo prodotto di prestigio.

Oppure semplicemente, essendo uscito prima di tutti questi altri giochi, potrebbe aver influenzato molto i vari game designer dell'epoca, tutto e' possibile.

Il gioco attualmente e' rilasciato come abandonware presso gli appositi siti, devo dire che non ho avuto molta fortuna a farlo girare con Wine gia' dall'installazione stessa, anche se pare che con il programma PlayOnLinux sia possibile ricavarci qualcosa di buono.

Sinceramente lo consiglio a tutti, non lasciatevi ingannare dall'aria infantile del gioco, perche' ha da offrire molto di piu' di quanto non sembri.

2 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

Un altro giocone... ricordo che lo preferivo a Hugo, ma era molto meglio Spyro.

Sono d'accordo su "La risposta di Playstation a Mario 64".

Anche il 2 era fatto molto bene

Pix3l ha detto...

Purtroppo ho giocato solo al primo, decisamente ben fatto :]

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