Crash Bandicoot

La Nintendo ha Super Mario, la Sega ha Sonic e la Sony ha in adozione Crash!

Chiunque abbia mai posseduto una playstation ha almeno una volta nella vita provato uno dei tanti titoli dedicati al fortunatissimo personaggio della Naughty Dog, con il tempo diventato vera e propria icona della prima console di Sony.

Nel 1996, la playstation stava incominciando ad avere il suo momento di gloria, e come ogni console che si rispetti doveva avere una propria mascotte, fra le tante tirate fuori, Crash e' sicuramente la piu' conosciuta non che piu' apprezzata dal pubblico femminile dopo Spyro.

Una specie di marsupiale, dalle super abilita', sviluppate grazie agli sforzi del perfido dottor Cortex e il suo malvagio aiutante Nitrus brio.

Questi due sono per l'appunto i cattivi di turno dell'avventura, da cui Crash riesce a scappare e mettersi in salvo, sorte diversa tocca pero' alla sua fidanzata Tanwa, rimasta prigioniera nelle mani dei due perfidi scienziati pazzi.

Trasportato dalle correnti marine, Crash si ritrovera' arenato su una spiaggia, da cui cominciera' tutta la sua avventura.

Dopo Alien Trilogy, Abe Oddysee e Castlevania Symphony Of The Night, questo fu il quarto titolo che provai per playstation.

Nella mitica demo 1 c'era un livello interamente giocabile, ci avro' giocato fino allo sfinimento, era un gioco eccezzionale per me che arrivavo dai 16 bit.

Mi ricordava molto Super Mario per molti aspetti, sara' che ci vedevo una specie di imitazione competitiva, e di conseguenza ci trovavo riferimenti o allusioni al gioco avversario.

Quelle casse di legno al posto dei blocchi dal punto interrogativo, le mele al posto delle monete, e nemici come tartarughe o piante carnivore, soprattutto per queste ultime direi che l'allusione a Mario e' palese.
Aggiungiamo anche i vari spot pubblicitari USA in cui si vede un Crash andare di fronte agli edifici della Nintendo of America a fare propaganda del suo stesso gioco, roba che da noi non si e' mai vista, ma ci vuole ben poco per capire che questo gioco voleva essere uno schiaffo alle varie icone videoludiche piu' affermate.
Ci si potrebbe vedere anche un po' di Sonic in Crash, voi che dite?

Ai tempi, non vi erano ancora avventure 3D di questo calibro, il genere piu' popolare era il raycasting alla Doom, nessun platform 3D di rilevanza nel mercato videoludico.

Crash lo si potrebbe definire come un pioniere del genere in questo senso, un platform game completamente 3D dal look accattivante, alla stregua dei migliori platform game 2D del passato.

Proprio grazie alla sua natura a piu' dimensioni, si e' cominciato ad esplorare nuovi concetti di gameplay, non che' il modo di intendere il platform.
Se prima i giochi di questo genere erano tutti limitati ad una visuale a scorrimento laterale, ora le cose cambiano, scorrimenti in lungo e in largo, laterali in entrambi i versi potendo sempre esplorare in profondita' lo scenario.

Un qualcosa di molto gustoso e affascinante per giocatori della vecchia era come me, e non solo.
Proseguire per un po' verso il fondo dello schermo dava un senso di presenza nel gioco, vedere progressivamente il livello mostrarsi nei suoi dettagli ai nostri occhi.

Talvolta dannarsi l'anima nel percorrere il livello al contrario, vista la scarsa visibilita' offerta dalla telecamera di gioco, anche se per livelli in cui vi e' espressamente richiesto cio' il tutto viene posto in maniera piu' amichevole.

Alle volte percorrere un po' in un senso, un po' nell'altro e poi cambiare repentinamente il proprio stile e abitudine di gioco per adattarsi all'andazzo del livello, una caratteristica che rende questo titolo qualcosa di molto piu' avanzato di un semplice platform game.

Livelli ricchi di trappole e talvolta enigmi buttati li senza troppe pretese, per dare al giocatore modo di mostrare di che pasta sia fatto, anche se alcuni sono sadicamente difficili, rendono l'esperienza di gioco infernale talvolta.

Specie se si e' da un po' di tempo attaccati alla console con la stanchezza che comincia a farsi sentire, come anche numerosi livelli bonus a cui il giocatore puo' prendere parte una sola volta per quasi tutti i livelli di gioco, molto spesso richiedono tanta flessibilita' mentale oltre che abilita'.

I piu' bravi saranno comunque premiati per la loro tenacia e bravura, con oggetti extra che permetteranno l'accesso ad altrettanti livelli segreti.

Qui spendo solo due parole su una cosa successe nella demo per puro caso.

Finito il livello per l'ennesima volta, in preda allo scazzo, schiacciai in maniera del tutto casuale i vari tasti del gamepad, mentre in testa al povero Crash cadevano tutte le casse che non avevo preso.
Fu a quel punto che vidi Crash fare un balzo dell'altare di sinistra verso quello di destra, nessun messaggio o posa particolare, solo un Crash sospettoso come sempre ed una gemma fluttuante dietro di lui.
Come diavolo abbia fatto, non lo so... Chissa' se riusciro' mai a risalire all'arcano.

Tornando a noi, il design di gioco e' talvolta discutibile ma comunque d'effetto, leggermente ripetitivo quasi come tutti i giochi platform del passato ma non per questo da snobbare, anzi.

Questo gioco ha la capacita' di reinventare se stesso dalle proprie ceneri, molto spesso ci si potrebbe avventurare in livelli simili a quelli gia' giocati ma con differenze qua e la che rendono la passeggiata leggermente piu' spericolata.

Di base, il tema grafico dei livelli e' incentrato sulla foresta pluviale, con vari riferimenti a rovine Maya e affini, che sembra di avere a che fare con un'avventura di Indiana Jones.

In alternanza, troviamo livelli molto piu' simili a film dell'orrore come fortezze e affini, o anche piu' semplici ambienti futuristici come fabbriche e laboratori, una vasta e variegata gamma di livelli per tutti i gusti.

















Una delle icone videoludiche piu' conosciute e apprezzate dal pubblico femminile, protagonista di una fantastica avventura a 3 dimensioni!


  • Grafica e gameplay decisamente di qualita' e molto apprezzabili

  • Ricorda molto i vecchi giochi di un tempo

  • Contenuti molto cartooneschi rendono il titolo molto piacevole da giocare



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  • Talvolta sadicamente difficile



In ogni caso molto ben concepito e realizzato, una grafica molto vicina ad un cartone animato ma allo stesso tempo ad un gioco del passato, un qualcosa che a parole mi risulta difficile spiegare.
Sin dalla concezione dei modelli dei vari personaggi fino alle loro animazioni, spesso e volentieri si puo' assistere alle piu' disparate scene, cose alla stregua di Willy il coyote tanto per intenderci.
Veramente molto azzeccate!

Come anche l'audio, molto piu' vicino ad un cartone che ad un videogioco.

Probabilmente esperienze passate degli sviluppatori, su console di generazione precedente e d'infanzia, avranno influenzato molto questo titolo, quello che avrebbero sempre voluto trovare e vedere in un qualche gioco ora e' finalmente possibile realizzarlo.
Non ho certezze che le cose siano proprio cosi', ma e' plausibile viste le particolarita' del prodotto finale.

Lo si capisce bene anche dai vari boss di fine livello del gioco, nemici dai movimenti schematizzati e ripetitivi, proprio come nei giochi di un tempo, oltretutto in schermata fissa senza dover rincorrere nessuno per il livello o chissache', ci si sente come chiusi in una gabbia!

Volendo, aggiungiamo anche la mappa dei tre mondi di gioco da esplorare, potrebbe ricordare Donkey Kong Country a primo acchito, qualcosa che sa che di old school solo a vederla.

Visto con i miei occhi e' come vedere una versione revamped di tutta la mia infanzia videoludica, arricchita dalle nuove possibilita' offerte dalle nuove console e tecnologie.
L'unico vero peccato forse, e' che sia finito in fondo al cassetto troppo presto.

3 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

"sadicamente difficile": giustissimo.
Non ricordo mai di aver giocato a qualcosa di più difficile.
Però quant'era fico!
I giochi moderni di Crash hanno perso quel fascino iniziale: colpa anche del cambio di casa di produzione.

Pix3l ha detto...

Di mio, ho giocato fino al terzo episodio che gia' era sulla strada della rovina secondo me, troppa carne sul fuoco non e' sempre un bene.

Gli altri li ho visti sporadicamente ma non mi hanno colpito granche', sono di gran lunga meglio i porting per Gameboy advance fra gli ultimi usciti :D

Marco Grande Arbitro ha detto...

Io li salvo fino a "crash team racing" e "crash bash"... per il gameboy advance non ho mai avuto la possibilità di giocarci...

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