Resident Evil secondo Romero

Nel 1999, Sony e Capcom decisero di affidarsi al papa' degli zombie per eccellenza, George A. Romero, per la realizzazione di una versione cinematografica del videogame di culto Resident Evil.

Uscito solo l'anno prima, era gia' come se fosse un film di per se, ne mancava solo l'effettiva trasposizione cinematografica.
Ricordo le innumerevoli notizie e immagini al riguardo su riviste di quegli anni come PSM o Playstation Magazine Ufficiale, in cui si poteva vedere oltre che la locandina qui a fianco anche qualche immagine dell'ipotetico set, che in fine si trattava solo della casa divertimenti realizzata ad Osaka per i fan del gioco.

Le notizie si susseguivano freneticamente, conferme, ritardi e smentite, ed infine il dimenticatoio.
L'unica cosa certa che poteva avvicinarsi di piu' a quel che poteva essere il film, era una coppia di spot per la televisione giapponese. per promuovere il secondo capitolo, realizzato sempre dallo stesso Romero.

Fu dalla realizzazione di questi due spot, che Sony e Capcom, decisero di affidarsi ancora una volta al mitico regista per avere una sua versione cinematografica del primo gioco.
Il regista, fece giocare i primi due capitoli per intero dalla sua segretaria, la quale filmo' ogni minuto di gameplay, in modo da avere materiale di studio per la stesura del copione.

La villa divertimenti di OsakaIl copione non riscosse molto successo stando alle dichiarazioni di Romero, il film avrebbe preso un look troppo simile al gioco, pur con differenze colossali, tanto che la Capcom penso' che cio' avrebbe creato dissensi tra i giocatori e i fan della serie.
Romero spiego' invece le ragioni di tale scarso successo, con la semplice motivazione che ai vertici del progetto, l'idea piu' ambita era quella di un film piu' di azione che horror, e lo si puo' ben vedere da quel che alla fine e' diventata la saga cinematografica.

Il copione di Romero, che trovate qui, ambientava la storia sempre tra i monti Arklay, includendo i classici personaggi della serie videoludica, persino alcuni del secondo capitolo come Ada Wong e alcuni di capitoli ancora non concepiti da Capcom all'epoca come il dottor Marcus del capitolo Zero.

Si puo' ben capire che probabilmente Capcom con il tempo, ha ripreso qualche cosa da questo copione, a mio dire molto interessante, per i propri giochi futuri.

La storia presentata nel copione, seppur ispirata al primo capitolo della saga di Resident Evil, presentava un filone abbastanza diverso da quello del gioco e lo si capisce bene dal copione, in cui si legge di una relazione sentimentale tra Chris e Jill, il primo a questo giro un semplice abitante di Raccon City e non membro della STARS come da gioco.

Romero parlo' in un intervista, riguardo a questa differenza come l'unica veramente sostaziale nel suo copione, ma leggendo il tutto mi accorgo di altre grandi differenze come ad esempio la coppia Sullivan e Aiken, alla prese con Chris e Rebecca contro la terribile Plant-42.
Proseguendo nel copione, si leggono altre sostanziali differenze, scene presumibilmente ambientate nel laboratorio finale del gioco, in cui figurano Forest e Ada a tu per tu con Jill, Barry e tutto il resto del cast, sempre che in questo film nessuno fosse destinato a morire a differenza del gioco in cui i protagonisti secondari morivano anche per uno starnuto a momenti.

In sostanza, posso solo immagine che Romero puntasse di piu' sulla qualita' dei suoi amati zombie, oltre che a cercare un modo intelligente e sobrio di introdurre anche i classici mostri della serie di cui nei film usciti vediamo una grandissima carenza.

Il film di Resident Evil come oggi noi conosciamo, da grande fan della serie, lo definisco piu' un film d'azione che racconta "una storia di Resident Evil" piuttosto che una trasposizione del gioco sul grande schermo.
Il secondo film invece, ha trovato quell'essenza che avrei voluto vedere da fan della serie, riferimenti ai vari giochi, personaggi conosciuti e tanta azione ma senza perdersi troppo in guerriglie esagerate.

Fu una scelta voluta fermamente dallo staff, stando a quanto vidi in un intervista disponibile nel dvd del film, lo staff penso' di aggiungere chiari riferimenti ai giochi a cui il film si ispirava proprio per poter arrivare al cuore degli spettatori.

Parole e fatti che lasciano un po' di amaro in bocca, vista la tanta e confusa polemica per il lavoro di Romero sui troppi o sbagliati riferimenti al gioco, ci hanno da prima presentato un film al quanto mediocre e per secondo un vero capolavoro, seguito nuovamente da altri insuccessi via via scemando.

Leggendo il copione, posso solo immagine (pur limitato da quel che so del gioco) come il film sarebbe venuto fuori a fine produzione, un'idea me la posso comunque fare gustandomi lo spot televisivo per il Giappone di Biohazard 2.

In cui vediamo una coppia Leon e Claire alle prese con orde di zombie nel dipartimento di polizia di Raccont City, molto breve ma anche molto intenso allo stesso tempo.

Un piccolo capolavoro del papa' degli zombie, facilmente trovabile in rete con una breve ricerca.

3 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

Per la prima volta posso dire di non saperne nulla.
Non sono riuscito a trovarlo in nessun modo, mannaggia.
In ogni caso quando si fa un film di videogame c'è il rischio che rimanga qualcosa di inguardabile. Romero è una certezza, in ogni caso.
Continuo la mia ricerca!

Pix3l ha detto...

Se stai cercando il film, non lo troverai mai perche' non l'ha mai realizzato. Piu' probabile che tu riesca a trovare gli spot televisivi e la villa divertimenti di Osaka su youtube cercando Biohazard 2 commercial e Biohazard nightamere :]

Marco Grande Arbitro ha detto...

Pardon, non mi era chiaro il passaggio

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