Valkyrie no densetsu

Oggi festa della donna, parliamo di un gioco con protagonista femminile vista l'occasione, andiamo a conoscere Valkyrie no densetsu.

Si tratta di un arcade del 1989, prodotto da Namco per piattaforme arcade e pc-engine, rilasciato solamente in territorio nipponico alla sua uscita.

Successivamente si e' potuto avere un porting per playstation grazie alla collana Namco Museum (vol. 5), in cui figurava con il titolo di "The legend of Valkyrie" e dialoghi di gioco interamente tradotti dal giapponese.
Piu' di recente, disponibile anche per Wii virtual console, ma solamente per il mercato nipponico.

Un gioco arcade decisamente poco conosciuto, a meta' strada tra uno shoot-em up ed un rpg, quest'ultimo un genere particolare e raro da vedersi in ambiente arcade come si puo' ben immaginare, il tutto plasmato sulla falsa riga di The Legend of Zelda.

Difficilmente ho visto giochi di cosi' buona manifattura grafica e con una ottima gestione degli effetti grafici, specialmente da parte di Namco.

Quello che mi ha colpito di piu', fin da subito di questo gioco e' il suo stile 16bit SNES, in cui figurano svariati effetti grafici come lo zoom o la rotazione delle immagini, usate in modo decisamente sapiente e non selvaggio come avveniva per molti titoli SNES.

Oltre quello non ho potuto fare a meno di notare le tante analogie con il classico di Nintendo, The Legend of Zelda, tra movimenti del personaggio, scenari e personaggi esterni con cui interagire, arricchito da tanti altri elementi discostanti dal genere rpg.

Nel suo gameplay, il gioco assume le caratteristiche di uno shoot-em up, presentando un personaggio dai movimenti molto liberi e con possibilita' di attacco in ogni direzione, sparando fasci di energia piu' o meno potenti a seconda del power-up in dotazione.

Il tutto crea una convivenza difficile con il genere su cui si appoggia, in quanto il personaggio pur vantando alcune caratteristiche proprie degli shoot-em up, nei movimenti si comporta come un qualunque personaggio da rpg, rendendo talvolta i combattimenti assurdi e ostici.
Problema scaturito anche dai comportamenti dei nemici, meno soggetti alla compostezza e alla linearita', proprio come i nemici degli shoot-em up in genere.

A consolidare l'impronta shooter, vi e' la possibilita' di poter acquistare power-up durante l'avventura, che manco a dirlo, torneranno utili in piu' di un occasione, specie nei livelli piu' avanzati dell'avventura in cui la resistenza dei nemici all'arma standard sara' elevatissima, dando un senso di fatica enorme al giocatore.

Il lato rpg invece, emerge nel proseguimento dell'avventura, presentando al giocatore scenari molto ampi ed esplorabili, talvolta con percorsi ramificati a piu' di una via che potranno portare il giocatore ad esodi impensabili.

Spesso si trattera' di strade senza sbocco, il cui unico scopo senso sara' quello di mettere il giocatore in difficolta' con combattimenti extra, cercando di farlo perdere quanto piu' presto.

















Una delle eroine virtuali meno conosciute del panorama videoludico e' pronta ha portarci in una magica avventura!


  • Grafica molto colorita e vivace

  • Ottimo uso degli effetti grafici

  • Un mix difficile tra due generi molto diversi che regge in maniera decente






  • Comandi talvolta inadeguati per affrontare le vicende di gioco

  • Difficolta' esasperante in molti casi



Essendo un arcade di base, propone una difficolta' di un certo livello come ci si puo' ben aspettare, il tutto ovviamente finalizzato allo spillare quante piu' monete possibili dalle tasche dei giocatori.

Purtroppo questa mentalita' unita alla difficile convivenza dei due generi, sacrifica e non poco il fattore divertimento, rendendo il titolo un'esperienza quasi esasperante.
Nemici sempre piu' difficili ed ostici da combattere, con resistenza graduale e progressivamente maggiore man mano che il gioco prosegue, o livelli dal design talvolta troppo insano per essere giocato con tranquillita'.

Decisamente piu' facili e piacevoli da giocare, i due porting successivi per PC-Engine e Playstation, in quest'ultimo poi, anche se diretta conversione della versione arcade, con la possibilita' di settaggi vari prima della partita si poteva rendere l'avventura decisamente vivibile e godibile.

A rendere piacevole il resto, ci pensa l'ottimo audio, anche se molto ripetitivo e poco variegato di livello in livello, e l'aggiunta di qualche sequenza stile cartone animato, oltre che il fascino di un'eroina in gonnella.

Non lasciatevi sfuggire questo grazioso arcade!

5 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

Un altro capolavoro che non conoscevo.
Pix3l volevo porgerti una domanda: tu come riesci a giocare con questi gioco molto vecchi?
Per caso conosci emulatori o cose simili?
Che mi piacerebbe provarmeli di nuovi... ma purtroppo non ho più i mezzi di un tempo

Pix3l ha detto...

Molto spesso i giochi che recensisco sono titoli che acquisto per pochi soldi, ma che emulo per evitare ulteriori usure del supporto.
Altre volte invece vado a ricordi e gioco a qualche clone o remake, in giro ormai se ne trovano tanti :]

Pix3l ha detto...

Poi molti altri sono giochi che ho avuto modo di giocare da bambino e che mi vado a spulciare in giro XD

Marco Grande Arbitro ha detto...

Hehhee, ho capito.
Grazie per la risposta

Pix3l ha detto...

Se cerchi in rete, ci sono tantissimi siti con giochi emulati online tramite java, tipo 1980-games.com, easy-retro e tanti altri :]

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