Castlevania

Di recente, ho letto un articolo di Press The Buttons riguardo il primo Castlevania per NES e mi sono tornati alla mente tanti episodi al riguardo non che la voglia di giocarci un po'...

La prima volta che sentii parlare di Castlevania era circa il 1993 (seppur fosse uscito gia' nel 1987), una mia compagna di scuola non faceva altro che parlarmene, di quanto fosse bello, difficile e di come sua sorella piu' grande fosse dannatamente brava a quel gioco.

Non vidi questo gioco fino a circa il 1998, quando sulla famosa rivista PSM, apparve una foto del primo Castlevania per nes in un qualche articolo.
Per giunta non ebbi nemmeno modo di giocarci fino a qualche anno piu' tardi, nel frattempo recuperavo all'omissione con il Symphony of The Night su Psx.
In questo titolo sviluppato da Konami per svariate piattaforme oltre che il NES, impresonificheremo i panni di Simon Belmont, un famoso cacciatore di mostri, armato di una frusta magica denominata Vampire Killer, capace di uccidere anche i non morti (ovvero i Vampiri).

Questo gioco sviluppa la sua storia in ambientazioni 2D varie e ricche di dettagli e molto ben curate a livello grafico, ancora oggi le trovo estremamente affascinanti.

Nel gioco e' possibile esplorare le aree in lungo e in largo, potremmo esplorare liberamente le varie stanze senza limitazioni, tranne quelle dettate dal design ovviamente.

Molte volte in una stessa stanza ci si ritorna piu' di una volta per via di passaggi dovuti o secondari, rende il gioco molto piu' longevo ma anche piu' difficile sotto molti aspetti.

La difficolta' e' data anceh dalla fisica di gioco in buona parte, saremmo molto legati alla staticita' da una fisica molto restrittiva, forse unica pecca o handicap di questo gioco.
Ad esempio, saltando non si avra' il pieno controllo del personaggio, il quale sara' controllabile solo al contatto con superfici solide, impossibile riparare ad un eventuale errore di valutazione all'ultimo minuto.

Sebbene con un po' di pratica si riesce benissimo ad ovviare al problema, il gioco rimane comunque dannatamente difficile.

Non c'e' una difficolta' scalare nell'avventura, all'inizio potremmo affrontare qualche facile zombie, per poi passare alle pantere nere, uomini pescie e pipistrelli.

Seppur basti un colpo per eliminarli, i loro movimenti spesso incerti uniti alla fisica restrittiva di gioco, rendono il lavoro assai arduo.

La soluzione migliore e' attaccare con la nostra fidata frusta durante i salti sperando di non spingerci troppo in la, cio' ci permettera' di riattaccare nuovamente e tempestivamente non appena messi i piedi a terra, giusto un consiglio personale.

Non so comunque se e' volonta' dei programmatori o puro caso, ma molto spesso nei combattimenti, specie quelli con i boss di fine livello, ci si puo' piazzare in punti ben specifici e rimanere incolumi alla maggior parte degli attacchi, pura casualita' secondo voi?

Il nostro eroe, oltre che alla frusta, potra' fare affidamento su una serie di oggetti, che si troveranno casualmente nel gioco man mano che si proseguire, alcuni saranno armi ausiliarie altri oggetti protettivi e rigenerativi.

Tra le armi ausiliarie troviamo, un pugnale, l'ascia, l'acqua e le croci benedette, oltre che un orologio da taschino, ogni fan della saga li conoscera' benissimo, ognuno di essi ha la propria particolarita', chi piu' indicato per attacchi lineari e chi no oltre che di fortuna...

Questi oggetti potranno essere usati a discrezione del giocatore nel momento che preferisce, li si potra' trovare nel livello distruggendo i vari candelabri o semplicemente alla sconfitta di un nemico avendo fortuna.

Gli altri oggetti invece, non hanno particolarita' di attacco ma piu' che altro difensive, potremmo trovare nascosto in un qualche muro un bel pollo arrosto per recuperare un po' di energia oppure rosari per sbarazzarci dei nemici sullo schermo, o anche potenziamenti extra per la frusta oltre che elixir di immunita' temporanea.
Talvolta inchinandoci nel posto giusto, anche bei sacchi di denaro segreti!

Tutti oggetti molto pittoreschi a pensarci, ma mai quanto la varieta' dei nemici, come la gia' citata pantera nera, Medusa, Mummie e Frankenstein, che a vederli ci si chiede che tipo di legami logico o storico possano avere con il conte Dracula e con l'ambiente in cui si trovano, specie quando ci si trova Medusa ad attenderci in una chiesa o la pantera in cima alle scale.

Parlando invece di sonoro, troviamo delle musichette veramente incalzanti, tanto piacevoli da rimanere a lungo in mente, alle volte viene anche di fischiettarle.

Per quanto riguarda gli effetti sonori invece, troviamo un qualche senso di soddisfazione nel sentir la frusta colpire i nemici, un suono cosi' duro che da quasi l'impressione che la frusta sia stata scagliata con una forza esagerata contro il nemico.


















Un classico senza tempo per una console senza eguali!


  • Un'esperienza di gioco senza eguali

  • Ottima grafica e contenuti nonostante gli anni

  • Un titolo per veri hardcore gamer!



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  • Forse un po' troppo difficile, non alla portata di tutti

  • La fisica di gioco e' un po' limitativa



Quello che vi ho presento non e' un semplice gioco plattform, ma un titolo arcade ricco di sano divertimento in cui si trova la vera essenza dello spirito Konami.
Una vera perla del genere, che consiglio vivamente a tutti di provare, grandi e piccini.

Lo trovate anche come abandonware per DOS, o come semplice riedizione per Gameboy Advance nella serie NES Classics.

4 commenti :

Vuco ha detto...

Non ci ho mai giocato. L'attenzione che avevano per i dettagli e la cura dei fondali in quei giochi è però eccezionale, sempre affascinante. Mi fanno sempre restare dell'idea che pochi pixel usati bene siano meglio di tanti poligoni texturizzati

Pix3l ha detto...

Si, sono impressionanti gli artisti Konami di quegli anni :]

Marco Grande Arbitro ha detto...

Me lo ricordo... lo avevo per il Nes, era difficilissimo... mai finito

Pix3l ha detto...

Piu' difficile ancora in Castlevania Chronicles, qui al confronto e' una passeggiata ._.

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