Un titolo che ho avuto modo di giocare in passato molto fugacemente, e di cui avevo ricordi sbiaditi ma piacevoli, che ora come ora stento a capire come facessi a trovarlo piacevole...
Questo e' il primo titolo per Game Boy sviluppato da Konami nel 1989, un episodio la cui storia cronologicamente si piazza ben prima degli episodi per NES, presentando l'antenato del famoso Simon Belmont, Christopher.
Il gamplay proposto ricalca a grandi linee quello del franchising di Castlevania per NES ma con toni piu' arcade, riproponendo i classici combattimenti con la frusta e nemici storici come pipistrelli e zombie, ma sacrificando alcuni elementi classici come le armi secondarie ed un gameplay abbstanza scarso, oltre tutto basando tutta l'intera avventura su soli 4 livelli di gioco, da portare a termine entro un limite temporale di circa un quarto d'ora ciascuno.
Un titolo che fu aspramente criticato dalla stampa specializzata dell'epoca, sopratutto per il suo gameplay a rilento e la difficolta' eccessiva di alcuni passaggi del gioco, aumentata a dismisura dalla poca elasticita' del personaggio.
Giocandolo ci si accorge bene di quanto poco godibile sia il titolo, un personaggio incapace di muoversi ad una velocita' accettabile, ed i cui power-up vengono degradati man mano che si viene toccati da un nemico, a discapito di quanto la serie Castlevania sul NES ci ha abituati.
Combattimenti che troppo spesso si ripetono con una frequenza tale da risultare monotona, quasi da poter giocare ad occhi chiusi l'avventura e premere i tasti in sequenza con il giusto tempismo, giusto per darvi l'idea.
Stentavo a credere qualche giorno fa che il titolo potesse essere cosi' lento, addirittura giocato su un hardware piu' recente come quello del Game Boy Color, una lentezza tale che oltre ad annoiare pesantemente, fa perdere ogni stimolo a voler continuare l'avventura di gioco.
Le uniche ancora di salvezza per questo gioco sembrano essere la grafica e il comparto sonoro, quest'ultimo decisamente ottimo, orecchiabile e piacevole fin da subito, qualcosa di mai sentito prima in nessun episodio della saga.
La grafica invece sembra essere la naturale evoluzione di quella per NES, aggiungendo qualche dettaglio extra agli sprite e gli scenari di gioco, seppur in questi ultimi si sente una totale distanza dai concetti classici.
Eccome come rovinare un buon gioco... | |
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Insomma, pare piu' un incidente di percorso che un titolo degno di portare il nome di Castlevania e oltre tutto di essere giocato seriamente sulla propria console portatile, a meno che non siate fan sfegatati della saga e volete giusto per dovere di completezza, aggiungere anche questa avventura alle vostre esperienze.
In alternativa potete godervi il remake per Wii, Castlevania The Adventure Rebirth su WiiWare.
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