Un titolo sviluppato e pubblicato dalla EA Games nel 2003 per svariate console, ben lontano da tutto quello che la serie rappresentava fino a questo punto.
Una serie di svariate innovazioni, che per la prima volta hanno permesso ai giocatori di passare dallo status di "semplici spettatori" a quello di "coinvolti nelle danze".
Fui colpito da questo titolo principalmente per la sua grafica isometrica, qualcosa che sul piccolo schermo del gba rendeva molto bene e dava un'idea di 3D molto accattivante, ed in piccola parte dalla maggiore libertà introdotta.
I precedenti capitoli di The Sims erano qualcosa di estremamente triste per me, una specie di versione videoludica del Grande Fratello in cui osservare per ore e ore un'intelligenza artificiale fare le più disparate cose che la gente normalmente fa nella vita reale, e di tanto in tanto impartire qualche ordine o forzare interazioni con l'ambiente domestico.
Nulla di particolarmente eccitante dal mio punto di vista, abituato a giochi più impegnativi e creativamente più interessanti, ma probabilmente il suo vero punto di forza fino a questo punto era la possibilità di crearsi l'ambiente domestico su misura, insomma il senso di soddisfazione di aver fatto qualcosa con le proprie mani e di vederlo vivere.
In "Fuori tutti" ho trovato un'ottima simulazione di vita reale, molto più realistica, divertente e completa di quanto la serie fino a questo punto mi avesse prospettato, non rilegando più l'interazione al solo editing degli scenari ma portandoci anche a vivere a pieno la vita del nostro alter ego.
Un alter ego editabile in svariati aspetti, caratteriali e fisici, che potremmo realizzare a nostra immagine e somiglianza grazie alle numerose opzioni disponibili, che variano nei più comuni aspetti psico fisici di una persona.
Insomma, potremmo realizzare una nostra controparte virtuale e sentirci ancora più parte del gioco, totalmente immersi nella storia.
Il gioco inizia con il nostro alter ego che va a vivere nella casa dello zio in campagna, da dove avremo modo di prendere confidenza con i meccanismi di gioco, apprendere le necessità del nostro personaggio e cominciare a capire come funzionano le cose nella "vita reale".
Dovremmo prenderci cura di svariati fattori, quali il divertimento, il bisogno di socializzare, mangiare, dormire e lavarsi, proprio come nella realtà.
Nei primi momenti di gioco potremmo soddisfare liberamente ognuno di questi aspetti, fino al momento che il gioco non deciderà che siamo pronti per prendere parte alle danze e rimboccarci le maniche.
Avremmo modo di svolgere qualche lavoretto per lo zio, guadagnare qualche soldo e cominciare ad avere un nostro piccolo spazio domestico in cui vivere, ovvero la stalla!
Dalla stalla alle stelle, man mano che il gioco prenderà piede potremmo prendere parte a diverse attività, lavorative o ricreative, guadagnare qualche soldo e compraci quello che più ci aggrada, che sia un mezzo di trasporto, un appartamento giù in città, qualche mobile o del cibo, il tutto ovviamente reso obbligatorio dai bisogni impellenti del nostro sim.
Lavorare in questo gioco consisterà nel prendere parte a mini giochi molto divertenti, che potrebbero consistere ad esempio nel tagliare i ciuffi d'erba nel prato dello zio guidando il potentissimo trattore, oppure servire bevande calde e fredde al bar della città quasi fosse una partita di bowling, e tanto altro!
Potremmo lavorare in qualsiasi posto vogliamo e per quante volte vorremmo, limitati solamente dagli orari, altra cosa molto interessante del gioco.
Il giocatore avrà modo di vivere la propria vita vedendo scandire le ore del giorno e della notte, con relative conseguenze, come chiusura ed apertura di particolari attività commerciali o presenza di particolari individui in città.
Una volta racimolati abbastanza soldi, potremmo decidere di acquistare o prendere in affitto un qualche alloggio in cui vivere, invitare coinquilini a stare con noi e rendersi conto che la vita non è tutta rosa e fiori tra bollette e spesa da fare.
Insomma, un'ottima simulazione di vita "reale" scandita con simpatia e un tocco di fantasia, da quel che potete vedere.
Il giocatore potrà interagire con chiunque nella città, farsi degli amici o dei nemici, in base alle risposte predefinite che darà, aumentando così la sua popolarità e la possibilità di ricevere aiuto e favori dai conoscenti, una cosa decisamente molto simpatica e che a lungo andare darà i suoi frutti.
Graficamente come già detto, il titolo era molto all'avanguardia per l'epoca, primo capitolo ad essere uscito su una console portatile Nintendo, per giunta quella più ambiziosa, di cui si sono visti parecchi giochi in semi 3D.
Un gioco come The Sims non poteva essere presentato in una veste diversa, non avrebbe reso giustizia al gioco ne alla sua essenza, e la grafica isometrica ha reso molto bene l'idea del 3D su cui tutta la saga è basata, con una bassa richiesta di risorse hardware.
I Sims sono a spasso per la città, per la prima volta! | |
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Parallelamente troviamo numerosi contenuti 3D pre renderizzati, specialmente nei dialoghi con gli altri sim o nei minigiochi talvolta, ma niente che stoni troppo con il resto del gioco.
Il sonoro non è dei migliori ma rende comunque bene, specialmente sul piccolo speaker del gba da quanto ricordi.
Vi sono numerosi effetti sonori, che molti fan della serie non avranno difficoltà a riconoscere e simpatiche colonne sonore d'accompagnamento nella nostra avventura, nulla è stato arrangiato nel complesso.
Ho ottimi ricordi di questo titolo, giocato parecchi anni fa, quasi alla sua uscita ufficiale sul mercato, e sinceramente non disdegnerei di ricominciare l'avventura da capo se solo ne avessi una copia sottomano.
Questo titolo non è semplice gioco di The Sims, ma un qualcosa che va ben oltre, un gioco capace di soddisfare chiunque, anche i palati più esigenti o chi The Sims proprio non lo può soffrire.
Semmai dovesse capitarvi l'occasione di poterlo acquistare o di farci una partita, coglietela al volo, non ve ne pentirete!
4 commenti :
Penso che questo capitolo per GBA sia il massimo, ma devo ammettere che i giochi di The Sims non fanno per me. Specialmente questo capitolo: arrivavo sempre ad certo punto che non riuscivo più a gestire la vita del mio pg, e così andava tutto a rotoli.
Sono sempre stati un po difficilotti come giochi.
Io smisi di giocarci per noia e mancanza di tempo, poi il gioco non era nemmeno mio...
Però non so, a livello di difficoltà non mi sembrava poi così difficile da giocare, almeno fino al punto che ero arrivato io :]
é bellissimo che nel post scrivi che "era la tua grande passione" e poi nei commenti "smisi di giocarci per noia e mancanza di tempo" ahahah
comunque non sapevo della sua esistenza
Passione o meno, gli impegni presero il sopravvento, poi il gioco non era manco mio ._.
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