Nome inventato per una versione pirata di Battle City, un titolo del 1985 della Namco, racchiuso in un microgenius tutto nero insieme ad un altro centinaio di titoli, compagno e passatempo di lunghi pomeriggi invernali dopo scuola.
Ci giocavo a casa di un vecchio amico d'infanzia, questo era il gioco multiplayer che preferivamo in assoluto.
Un gameplay semplicissimo, oltre che un facilissimo level editor, ci tennero compagnia per un bel po' di mesi tra una cosa e l'altra.
Nel gioco, si era al comando di un carro armato, in un livello a schermata fissa, in cui difendere un'aquila posta al centro del bordo inferiore dello schermo, dagli attacchi dei carri armati nemici.
Nel gioco era possibile giocare contemporaneamente a due giocatori, il che semplificava di tanto il gameplay, rendendolo quasi piu' umano oserei dire.
Ogni livello presentava 20 carri armati da sconfiggere, di cui alcuni bonus, che se sconfitti posizionavano in un punto a caso del livello un power-up.
Tra i power-up, si trovavano granate che distruggevano all'istante tutti i nemici presenti nella schermata, scudi per il giocatore e l'aquila, non che potenziamenti per il cannone del giocatore, che man mano poteva sparare piu' veloce.
Ad ogni power-up raccolto, si udiva un grazioso suono di conferma, forse uno dei migliori suoni che abbia mai udito in un videogame.
Era una guerra infame fra me e il mio amico per accaparrarsi i power-up migliori, perdevamo piu' tempo a spararci addosso (senza nessun danno per sfortuna) piuttosto che combattere le invasioni nemiche, un sadico e competitivo divertimento.
I livelli di questa versione Famicom, erano in tutto 35, con possibilita' di selezione a inizio gioco, possibilita' implementata probabilmente vista la difficolta' del gioco.
Ognuno di essi, presentava elementi di scenario aggiuntivi man mano che si progrediva nel gioco, in schemi veramente azzeccati e ben concepiti, donavano al gioco un livello di sfida eccellente.
Nei vari livelli, si potevano trovare muri di mattoni, distruttibili da noi e dagli avversari, muri indistruttibili fatti di ferro, zone d'acqua o ghiacciate, e zone di boscaglia in cui i nemici potevano tranquillamente nascondersi.
Non potete immaginare quanto odio provassimo verso quei terreni, tante di quelle volte ci siamo trovati sorpresi dal fuoco nemico nascosto dalla vegetazione, maledetti!
Non vide mai ufficialmente la luce in Europa, ma grazie alle console pirata di importazione abbiamo potuto anche noi apprezzare un classico senza eguali! | |
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Non badavamo molto ai punteggi ottenuti, durante le nostre partite, la cosa che ci interessava di piu' era raggiungere l'ultimo livello in una partita sola, senza dover ricorrere a trucchi o facilitazioni, ovviamente non ci riuscimmo mai.
La difficolta' del gioco era altissima, non tanto per l'intelligenza artificiale semi assente dei nemici, ma proprio per la loro imprevedibilita', talvolta ci ritrovavamo con l'acquila stecchita ancora prima di essere a meta' del primo livello.
Ci costringevano ad attuare strategie di battaglia, proprio come nei migliori giochi di guerra, anche se alla fine si andava molto di fortuna.
La nostra strategia migliore era di darsi a turni, la guardia dell'aquila, scacciando i carri armati nemici e talvolta facendo da scudi umani per ottenere una momentanea invulnerabilita' alla vita successiva.
Questi dannati carri armati
Dopo un po' di pomeriggi, passati a cercare di vincere, scoprimmo l'opzione level editor, passavamo pomeriggi interi a creare i nostri schemi di gioco, talvolta talmente difficili che non riuscivamo nemmeno a vincere, proprio il colmo!
Peccato non si potessero salvare in nessun modo, magari li avremmo ancora avuti in mano ai giorni nostri.
Questo gioco mi e' tornato alla mente qualche giorno fa, poco dopo il natale, e con lui anche la nostalgia di quei bei pomeriggi passati seduti per terra davanti alla tv.
Ci ho rigiocato per un'oretta scarsa, con il mio fido gamepad usb del NES, e' stato fantastico, oltre che scoprire che ne esistono vari remake flash, python, Wii virtual console e addirittura 3D per windows (compatibile con Wine) di questo fantastico gioco!
4 commenti :
Sai come conosco questo gioco?
Ricordo che un tempo andava di moda una copia tarocca della playstation, che si chiamava la polistatyon.
Aveva tutti i giochi del famicon incorporati, ma il bello che era a forma della PS.
E qui c'era anche Battle City, che mi divertiva un casino!
La polystation la vendono ancora XD
AHAHH! La devo comprare!
La mia e' scoppiata per un voltaggio errato! XD
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