Resident Evil roba da vecchi?

L'altro giorno ho letto di un articolo su SpazioGames, secondo cui per Capcom, il franchise di Resident Evil è ormai diventato "troppo vecchio", non riuscendo più a suscitare l'interesse di un pubblico giovane.

Si stima che l'età media dei giocatori e appassionati della saga, si aggiri tra i tardi 30 e i 40 anni, e sempre secondo loro, questo pubblico potrebbe smettere di giocare del tutto.

La notizia l'ho appresa da Facebook, tra cui ho letto anche numerosi commenti discordanti da parte di molti under 30.
Molti che semplicemente si limitano a dire che Capcom sta perdendo di vista la realtà, ed altri che pensano che la soluzione sia quella di proporre remake dei primi capitoli.


Parallelamente e senza alcun diretto collegamento con l'articolo di SpazioGames, una discussione su di un blog che seguo, riguardo il primo capitolo della saga (Director's Cut), prende piede e man mano si approccia a grandi linee al punto sollevato da Capcom.

Una discussione che vede contrapposte due scuole di pensiero, quelli che reputano il gioco troppo vecchio per poter essere apprezzato da un pubblico odierno, e quelli che pensano che un buon gioco non conosce età e non sente il peso degli anni.

L'autore della recensione parte con una descrizione sommaria del gioco e dei comandi, portando il lettore con se nella sua breve esperienza di gioco, terminando il tutto con "L'ho provato, non mi è piaciuto".
Lascia intendere a pieno che questa potesse essere la sua prima partita, che il gioco non lo conoscesse e che la prima impressione non è stata delle migliori, tutto il resto lo si deduce dai commenti.

Ritiene il gioco "qualcosa di apprezzabile solo dai giocatori del 1996", ed anche "sofferente e povero dal punto di vista del design", qualcosa che a grandi linee si riallaccia al discorso di Capcom e al punto di vista dei tanti utenti che commentarono la notizia, pur creando e mantenendo due punti ben divisi.

Il primo punto, è Resident Evil un gioco realmente apprezzabile solo da un pubblico di vecchia data? Magari di quella fascia d'età stimata da Capcom?
Difficile dirlo con certezza, ma facendoci un ragionamento su, si potrebbe pensare proprio di si.

Se si pensa all'epoca in cui il titolo vide la luce, ci si ricorderà (almeno per chi gli anni 90 li ha vissuti...) di come in quegli anni ci si faceva durare i giochi. Non vi erano grandi catene di negozi come GameStop con i suoi circuiti  di usato a prezzi stracciati e abbordabili, e nemmeno una diffusione così alta di internet tra la gente e giochi a portata di click.

Insomma, un titolo bello o brutto che era, una volta acquistato, difficilmente ce ne si sbarazzava.
Ci si giocava a forza, ci si spendeva qualche ora al giorno e pian piano lo si cominciava ad apprezzare e diventarne "capaci", a differenza di ora che se in un paio d'ore non ci si diverte o lo si trova difficile, lo si riporta al negozio e lo si cambia con un altro senza troppi problemi.

Il problema dello scarso interesse nella saga di Resident Evil da parte delle nuove generazioni forse è proprio questo, l'incapacità di apprezzare giochi di difficoltà medio-alta, ed accontentarsi di giochi in cui basti solo un pulsante per andare avanti.
Una generazione cresciuta con l'imposizione di sparatutto frenetici e pochi titoli impegnativi, che quest'ultimi effettivamente sembrano appartenere ad passato ormai troppo lontano e inconcepibile ai giocatori odierni.

Nel secondo punto comune di tutto l'insieme, troviamo la necessità secondo alcuni di rispolverare la saga con dei remake per renderla nuovamente appetibile.
Questo discorso sembra potersi ricollegare alla questione della scarsa cura del "design" dei primi capitoli, effettuare un restyling del tutto e avvicinarlo alle tematiche e gameplay moderni, un po' come è stato già fatto con i capitoli 5 e 6 della saga.

Sebbene l'intera saga abbia già ricevuto numerosi remake, tra versioni completamente restaurate per Game Cube, spinoff per Wii, ed una versione per DS, possiamo dire che da questo punto di vista Capcom numerosi tentativi li ha fatti.
Aggiornando i contenuti grafici e qualche cosina nel gameplay, ha riproposto in una veste più adeguata ai tempi i vecchi titoli della saga, dando così una boccata d'aria in più al tutto, ma non per molto a quanto pare.

Stravolgere il gameplay avrebbe significato realizzare un gioco completamente diverso, e quello che Capcom forse cerca di fare è di riportare in auge il passato e non farlo finire nel dimenticatoio.

In che modo potrebbe mai riuscirci?
Purtroppo secondo me, non vi è un modo indolore di riuscirsi, se non quello di stravolgere completamente la natura stessa del gioco.
I giocatori di oggi sono abituati a gameplay ricchi d'azione, spesso in terza o prima persona, con scenari completamente 3D e con cui interagire senza limiti.
Portare i primi capitoli della saga nella nuova era vorrebbe dire riproporre titoli dello stampo del quarto, quinto o sesto capitolo, ma ambientati negli scenari dei primi tre con le relative storie.
Un rimpasto del tutto, un po' come Resident Evil Operation Raccoon City.

Credo che entrambe le scuole di pensiero abbiano ragione a valutazioni fatte, Resident Evil è si un gioco ormai troppo vecchio per poter suscitare lo stesso interesse che suscitava un tempo, e che un remake dei primi capitoli in una veste più vicina ai giochi odierni sarebbe sicuramente un'ottima opzione da valutare.

Capcom come tante altre software house, cerca di portarsi avanti con gli anni una "zavorra" troppo grande e grezza, senza voler minimamente tentare il cambiamento radicale o taglio con il passato, salvo alcuni casi, come i capitoli dal 4 in poi che hanno creato un vero e proprio spartiacque con il genere e tutto quello che rappresentava.

Siamo arrivati al capolinea della serie forse?
Dico solo che sin dal primo capitolo, queste forti contrapposizioni ci sono sempre state, non è una novità dei giorni nostri...

3 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

Troppo vecchio? Forse se si impegnassero un pochino a fare un giochino degno quanto i primi capitoli... tutto sarebbe diverso!

Anonimo ha detto...

Il problema non è la trama ma la giocabilità, al giorno d'oggi un gameplay così lento e macchinoso non ha mercato on tutti gli fps strapieni di poligoni eppure molto veloci è l'azione che manca nel gioco.

Tara sciau Pix3l

Pix3l ha detto...

Ciao Tara :]
Si in effetti sicuramente il gameplay "lento" è un fattore di handicap per la saga ai giorni nostri, ma anche qualcosa che forse appartiene di più alla cultura nipponica, la lentezza nelle cose.
Una cosa che ormai si accetta solo, e forse nemmeno tanto più di buon grado, solo in giochi di ruolo, dove magari la lentezza e l'attesa e forzata...
Che sia magari la via da seguire? Impostare Resident Evil come gioco di ruolo? Mantenendo magari il classico stile ad azione diretta?
Chissà :]

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