L'anno scorso si festeggiavano i 25 anni di Mario, quest'anno festeggiamo i 30 di Donkey Kong!
Ebbene si, questo classico arcade senza tempo, ha raggiunto i 30 anni, e chi lo avrebbe detto che ancora oggi avrebbe suscitato tanto fascino nei giocatori?
Verso l'inizio degli anni 80, la Nintendo voleva competere nel mercato dei videogiochi arcade anche oltre oceano, ma con rivali come Taito e SEGA avevano bisogno di un'idea vincente per sbaragliare la concorrenza.
In quegli anni Nintendo non aveva un vero e proprio comparto informatico, per cui lo sviluppo dei nuovi giochi fu delegato alla societa' partner Ikegami Tsushinki, sotto la direzione artistica del giovane designer, Sigheru Miyamoto.
I giochi di quel tempo erano quasi tutti ispirati a scenari da film, western, fondali marini, guerre ed azione di ogni genere.
La prima idea del giovane designer, era un giochino ispirato a Popeye, in cui il marinaio dal braccio di ferro, doveva sfidare il suo rivale di sempre, Bruto e salvare l'eterna amata Olivia.
Per motivi di copyright, il gioco non vide la luce in quegli anni, gli sviluppatori tennero comunque in conto l'idea di base del triangolo amorso e la convertirono in quello che presto sarebbe diventato Donkey Kong.
Il nome Donkey Kong, venne partorito sempre da Miyamoto.
Si cercava un titolo che potesse essere di facile comprensione e pronuncia per il mercato Americano.
Miyamoto pensava erroneamente che Donkey significasse "scimmia" in inglese, da qui la scelta di questo particolare nome.
L'idea di base del giovane designer era un personaggio che potesse saltare per superare ostacoli e pericoli, raggiungere piattaforme mobili e tanto altro.
Le sue idee erano qualcosa di mai visto prima, qualcosa che nei giocatori suscito' subito molto fascino.
Il gioco comunque, anche se commercializzato e distribuito sotto nome Nintendo, rimaneva nel codice sorgente, sempre di proprieta della Ikegami, con cui Nitendo ebbe una battaglia legale durata diversi anni.
La Ikegami in seguito, sviluppo per la SEGA titoli di punta come Zaxxon e Congo Bongo, quest'ultimo era una versione riconcepita del gioco prodotto per Nintendo.
Nel frattempo Nintendo, chiese ad un'altra società di fare del reverse engineering sul programma di gioco, da cui poi partirono per realizzare i seguiti, Donkey Kong JR e Donkey Kong 3 con un team di sviluppo interno.
I titoli vennero anche portati sulle console domestiche, sempre prodotte in casa, inoltre introducevano nuovi personaggi, tra cui Donkey Kong JR e Stanley il fioraio.
La necessita' di nuovi personaggi era dettata dalle eccessive dimensioni del gorilla, impossibile pensarlo come personaggio giocabile per via delle dimensioni.
Fu anche riciclato il personaggio di Mario, allora un semplice carpentiere chiamato Jumpan, il nome fu dato in onore del proprietario degli edifici della Nintendo of America, Mario Segale, per via della sua somiglianza con il carpentiere del gioco secondo alcune voci, secondo altre per il semplice fatto che fosse italiano.
La figura di Mario è diventata con gli anni la mascotte di casa Nintendo, uno dei personaggi di punta di tanti giochi.
Con il passare del tempo, il gorilla di casa Nintendo passo' fra le mani dell'abilissima software house Rareware, da cui nacque la fortuna serie Donkey Kong Country, furono i primi giochi a vedere come protagonista l'enorme gorilla.
Attualmente Donkey Kong, vanta la sua presenza in numerosi titoli come le serie Mario Kart e Smash Bros, e risulta uno dei personaggi più conosciuti al mondo, secondo solo al suo ex antagonista Mario.
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1 commento :
E questa è la storia! ;)
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