Rocks N' Gems

Credo che quasi tutti i possessori di una playstation, prima o poi, si siano scontrati e confrontati con questo difficilissimo clone di Boulder Dash.

Si tratta di Rocks N'Gems, un titolo sviluppato con il kit Net Yaroze dal duo tedesco Gerhard Rittenhofer e Manfred Tucmandl (in 12 settimane), e distribuito tramite le demo disc del magazine ufficiale della Playstation.


Si tratta probabilmente di uno dei titoli più apprezzati e famosi del parco giochi Net Yaroze, riproposto per ben 3 volte da quanto riesca a ricordare, se non di più, di cui due volte nelle demo del magazine ufficiale ed una nel primo numero della rivista ufficiale parallela Playstation Essential.

Ricordo anche una sua citazione in un programma su di una rete televisiva locale, che lo citava come una delle più valide alternative a Boulder Dash per i videogames di ultima generazione, ovviamente per gli anni 90 si intende.

In questo titolo, ci verrà riproposto il classico gameplay del genere, in cui saremo chiamati a raccogliere diamanti a più non posso, cercando di non rimanere schiacciati o intrappolati dai vari massi sparsi per il livello.

Ad arricchire il gameplay classico, troviamo una piccola manciata di innovazioni, come nuove tipologie di nemici, già presenti nel classico ma qui con svariate varianti e logiche differenti, per un gameplay dalla difficoltà sempre crescente.


Degli esplosivi, cosa che al classico mancava, e si avrà modo di maneggiarli in svariati livelli di gioco, che il più delle volte fungeranno da comodi aiuti per crearsi vie di fuga, oltre che passaggi la dove il design del livello non li avesse concepiti.
Utili anche per accendere fuochi o innescare esplosioni a catena, in presenza di oggetti predisposti.

Talvolta anche chiavi e porte, ad ostacolarci dalla vittoria negli svariati livelli di gioco, in tutto 64, dalla difficoltà crescente e dalla struttura quasi sempre enigmatica, che spingerà il giocatore a ponderare bene le proprie mosse, e spesso anche molto in fretta, ma mai risultando frustrante o esagerato.

Un senso di sfida e difficoltà aumentato anche dal sistema di controllo, comandi molto sensibili che molto probabilmente si odieranno inizialmente, per poi apprezzarne successivamente l'efficacia in situazioni critiche e frenetiche.

La grafica si presenta molto arrangiata, sprite riciclati dalla libreria grafica di Net Yaroze e alcuni di nuovi.
Poco curati e un po' discostanti tra di loro per il genere, ma portati tutti sullo stesso piano da una un rendering comune del tutto.

Anche l'audio risulta molto arrangiato, privo di musiche di sottofondo, solo effetti sonori che durante le varie partite rompono il silenzio e sembrano quasi produrne di loro.

	Anche la playstation ha il suo clone Boulder Dash
	Gameplay sano ed equilibrato, difficile ma non eccessivamente Da un piacevole senso di sfida al giocatore
	Si sente la mancanza di una colonna sonora di tanto in tanto

Ripetendo quasi sempre gli stessi passi, una volta che ci si prende la mano, gli effetti sonori uno dopo l'altro con la giusta tempistica e sequenza sembrano realizzare quella colonna sonora che manca, che inconsciamente ci aspetteremo di sentire a forza di ripetere lo stesso livello più e più volte.

Cosa abbastanza comune per questo titolo, la cui difficoltà va ben oltre la media del genere, ma non per questo frustrante o riservata ad hardcore gamer.

Per fortuna i programmatori hanno pensato bene di fornire ai giocatori, un sistema di password per recuperare il gioco da dove lo si era lasciato, permettendo così di poter proseguire e portare a termine il gioco passo dopo passo.

Non vi è molto da aggiungere riguardo questo titolo, concentrato nei contenuti e molto invitante, e purtroppo disponibile solamente per piattaforma playstation, ma comunque scaricabile liberamente ed utilizzabile con emulatore.

Per chiunque volesse confrontarsi con uno dei cloni più cattivi e difficili del genere Boulder Dash, lo potete trovare al sito ufficiale dell'ingegner Rittenhofer, insieme ad una manciata di altri giochi Net Yaroze molto interessanti.