Forse questo è stato il secondo o il terzo gioco per NES che ebbi, in ogni caso sicuramente uno dei primi e dei miei preferiti in assoluto.
Uscito nel 1991, per mano di Acclaim Entertainment e sviluppato dalla defunta software house Imagineering, fu portato sulle maggiori console dell'epoca, tra cui NES, Sega Master System, Atari ST, Game Gear ed Amiga.
Ricordo chiaramente quegli anni, una rivista di attualità dedicò la sua copertina a questo gioco, mentre in TV i Simpsons stavano cominciando ad uscire dal loro guscio di fenomeno di nicchia.
Il gioco basa la propria storia su di un premio vinto da Bart, un fantastico giro del mondo!
Livelli ricchi di insidie e trabocchetti, in cui talvolta si dovranno salvare i membri della famiglia, scovare tesori nascosti e combattere contro i malefici antenati del signor Burns.
Non è passato giorno, quando ero bimbo, in cui non maledissi la Acclaim (Anche se erano solo i publisher, ma al tempo non lo sapevo...) per l'infernale difficoltà di questo titolo, prima di tutto per i comandi e in secondo luogo per il design dei livelli.
Comandi molto essenziali, ma soprattutto rigidi, come la fisica stessa del gioco, enorme fonte di frustrazione.
Il tasto A usato sia per saltare, che per correre, mantenendone la pressione, in primis, il tasto B utilizzato solamente per "sparare" ai nemici.
La fisica di gioco presentava scarse inerzie e facili slittamenti, rendendo il controllo preciso del giocatore, specie su piattaforme di piccola dimensione, molto difficile.

Ognuna delle quali, con due o tre livelli ciascuna, compreso lo scontro con il boss finale, ed alcuni mini giochi molto simpatici come il classico memory o quiz sul mondo dei Simpsons, oppure giochi di abilità e fortuna.
Ogni livello presentava una buona quantità di azione e interazione con lo scenario, anche se spesso poco intuitiva, con possibilità di arrampicate su pali, rimbalzi su piattaforme mobili o accessi ad aree di gioco tramite l'ausilio di passaggi non convenzionali.

Graficamente di sicuro molto interessanti, oltre che nei contenuti e temi.
Divertente poter percorrere la muraglia cinese a bordo di uno skateboard, oppure cavalcare una zattera di ghiaccio sul mare del nord, per poi avventurarsi dentro una piramide egizia o sul set di un film.
Gli scenari più belli (a mio parere), forse erano proprio quelli ispirati ad Hollywood, in cui ci si ritrova all'interno dei set cinematografici di due generi di film, uno Horror e uno di Pirati, i più particolari e forse difficili dell'intero gioco.
Molto spesso non seguivano un andamento prettamente lineare, talvolta al giocatore era permesso esplorare vari passaggi in tutta libertà, talvolta premiando con qualche bonus segreto o qualche semplice power-up, come ad esempio l'invincibilità temporanea.
Un livello per ogni area, ospitava anche un membro della
famiglia Simpsons, nascosto da qualche parte e da cui ricevere una trofeo bonus, necessario per
sbloccare il finale "buono" del gioco!
Piccole "side quest" se vogliamo, che spingevano molto spesso all'esplorazione degli scenari e donavano un po' di longevità extra.
Tutta via, la rigida fisica di gioco, le collisioni talvolta imprecise e qualche piccolo ma enormemente frustrante bug che di tanto in tanto saltava sempre fuori, rendevano il titolo molto complesso da giocare e scoraggiavano molto spesso l'esplorazione, se non necessaria.
Quasi impossibile pensare di terminare il gioco senza perdere almeno una volta, oltretutto dovendo ricominciare tutto dall'inizio.
Il sonoro del gioco era decisamente impeccabile, molto ben realizzato, quasi meglio delle conversioni per SNES dei motiveti classici dei Simpsons a mio parere.
Molti degli effetti sonori erano ereditati da altri titoli dello sviluppatore, come ad esempio A Boy and his blob.
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Il secondo titolo dei Simpsons su NES con un'avventura frenetica e ricca di contenuti extra, ma non troppo facile! |
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Un titolo che si apprezza molto per la sua semplicità e contenuti, oltre che per i Simpsons stessi, ma che purtroppo non invoglia molto alla rigiocabilità, vista l'eccessiva difficoltà e stress a cui pone il giocatore, oltre che alla carenza di un sistema di "continue" o di salvataggio dei progressi.
Aspetti che la critica di settore del tempo indicava come molto negativi. e che forse qualche accortezza in più e qualche smussatura sugli angoli, non avrebbe fatto male di certo.
Sta di fatto che è stato un titolo che in un qualche modo è riuscito a farsi molto apprezzare dai giocatori di ieri e quelli di oggi, e che personalmente consiglierei almeno una volta di giocare.
2 commenti :
Il gioco era pure fattibile (come difficoltà). Ma porcaccia The Simpsons: Bart vs. the Space Mutant era impossibile!
Se devo essere sincero, non ho giocato granche' a Bart vs. the Space Mutant, ma l'unica difficolta' che ci trovo e' data sempre nei movimenti.
Credo che il Vs The World sia il piu' tosto dei 2 in ogni caso :]
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