Super Mario Land

Avevo solo Super Mario Land 2 per il Gameboy in quegli anni, trovato di fortuna sullo scaffale di un supermercato, era gia' una rarita'.

Ricordo chiaramente che lo vedevo appeso sugli scaffali del supermercato in gran numero, quando ancora non avevo un Gameboy, ironia della sorte volle che divenne una rarita' proprio quando acquistai la console.

Era quasi introvabile, i miei genitori poi non si sarebbero mai sbattuti troppo andando per negozi alla ricerca di un semplice gioco, per quel che per loro significava questa cartuccia.

Ad alimentare l'ansia di possederlo, ci si metteva anche un compagno di scuola con le sue riviste e cataloghi di videogames, ogni qualvolta vedevo la copertina di Super Mario Land, mi brillavano gli occhi e stavo ore ad osservare ogni singolo dettaglio del disegno.

Con la bava alla bocca sempre piu' alta, finalmente un giorno riusci' a provare questo grazioso titolo, ignoravo che un vecchio amico d'infanzia lo avesse, per giunta gia' da parecchio tempo (dannato!).
Era appena finito l'anno scolastico, non avendo niente con cui impegnare le giornate estive, riuscii a farmi prestare la cartuccia per un qualche tempo, giusto per gustarmi l'intera avventura.

Poco tempo dopo, quasi in concomitanza con il natale, un amico di famiglia me ne regalo' una copia, ovviamente non aspettai il natale per giocarci!

Il gioco era come una versione alternativa di Super Mario Bros per NES, lo sprite di Mario era quasi simile a quello del NES, scenari, nemici e storia totalmente diverse.
Sebbene nel classico Mario, bisognasse salvare la principessa Toadstool (aka Peach), qui c'era la sconosciuta Daisy, non piu' rapita da un dragone nel regno dei funghi, ma bensi' da un alieno di nome Tatanga nella sua fortezza fra le nuvole.


L'avventura si sviluppava in svariati posti, non tutti frutto della fantasia, si partiva dall'Egitto, passando per l'Isola di Pasqua fino ad arrivare in Cina, talvolta si potevano esplorare i fondali marini o solcare i cieli con appositi mezzi.

Qualche livello nel design, si rifaceva molto al classico per NES, come nel caso del livello 1-2 in cui figurano alberi simili all'equivalente per NES o vari passaggi sotterrannei che ricordano sempre quelli del classico titolo.

Non a caso, Nintendo voleva replicare il successo del classico anche sulla console portatile, anche se molti contenuti non sono per niente all'altezza del fratello maggiore secondo me.

In questo capitolo ad esempio, non troviamo piu' le classiche tartarughe di Super Mario Bros, sostituite da bombe ambulanti dal corpo di tartaruga.
Un mix tra una Bob-omb ed una Koopa Troopa, decisamente scarso come contenuto.

Il cambiamento ha afflitto anche il 99% dei nemici presenti nel gioco, molto spesso comuni animali o figure mitologiche come sfingi e maschere di pietra, solo i goomba sono praticamente rimasti tali.
Molti di questi come le Zanzare, le lische di pesce e Tatanga, sono stati presi o riciclati in altri giochi, le prime prese da Mario Bros e li altri 2 reinseriti in Super Mario Land 2 sotto una nuova veste grafica.

Per quanto riguarda i powerup, vi troviamo sempre il classico funghetto, il fiore del fuoco e la mitica stellina.

Manca il momento di stallo durante la trasformazione di Mario con il powerup, e le palle di fuoco che stranamente rimbalzano come una pallina del pong, rendendo molto piu' difficile difendersi e quindi abbastanza inutile il powerup a medie/lunghe distanze.

La stellina curiosamente, da il via ad un simpatico jingle del can can, curiosa scelta.

I 1up sono stati sostituiti da cuoricini, loro come anche il fungo e la stella, all'uscita dal box effettuano un balzo in aria, rendendo leggermente piu' difficile afferrarli, anche per la scarsa gestione delle collsioni fra mario e oggetti.

Fra le varie stranezze del gioco, oltre gli scenari e i nemici non proprio canonici, si presume che mario si sposti da un livello all'altro tramite un ufo, di tanto in tanto lo si puo' vedere disegnato sullo sfondo ad inizio livello.
Oltre cio', sara' possibile in due differenti momenti di gioco, utilizzare un sottomarino ed un piccolo aereoplano, non che vedere Mario fuggire su di un razzo a fine gioco.

Alla fine di ogni mondo, la classica scenetta della "Princess is in another castle" e' sostituita con una scena straziante (si fa per dire), di Mario che crede di aver raggiunto finalmente la sua nuova fiamma, che tempo 2 secondi si trasformera' in uno dei vari mostri di gioco.
Prima e ultima volta che si vedono tali stravaganze per fortuna.

Alla fine di ogni livello, salvo quelli dei boss, al giocatore viene data la possibilita' di scegliere tra due vie d'uscita.
La prima posta nella parte alta del livello e difficile da raggiungere, permette l'accesso ad un minigioco.

Questo minigioco, che ricorda vagamente Donkey Kong per NES, vedra' Mario ed una scala spostarsi casualmente su e giu' ad una certa velocita' su vari piani.
Ad ogni piano corrisponde un numero di vite extra o un fiore del fuoco, al giocatore viene chiesto di fermare il tutto sperando in un qualche buon power up.

Seppur questo titolo sia piacevole da giocare ed abbia ottenuto buone critiche dalle maggiori riviste e siti del settore, pecca molto in aspetti tecnici e di contenuti.

Molti fattori di gameplay fanno presagire che il gioco sia stato lasciato un po' al caso, realizzato forse in fretta e furia per il lancio del Gameboy sul mercato.

Lodevole lo sforzo di voler introdurre qualche innovazione nel gioco, seppur molto discutibile, ma sicuramente troppo poco maturi i tempi per farlo.

















Anche il Gameboy non poteva farsi mancare la sua copia di Super Mario, anche se si poteva fare di piu' e meglio...


  • E' Super Mario!

  • I livelli sono ricchi di dettagli originali




  • Troppe stranezze e divergenze con la serie classica

  • Un gameplay non pienamente soddisfacente



Quella di Mario sul GameBoy, col tempo e' diventata una serie del tutto lontana dagli standard e dall'ottica degli equivalenti per console fisse.

Il divario fra questo e i classici giochi della serie e' molto alto, nonostante le differenze, questa e' una buona avventura, capace di divertire ancora adesso e di tenere incollati alla console per un bel po'.
Sicuramente, c'e' di meglio, non riesco proprio a nasconderlo.

2 commenti :

Marco Grande Arbitro ha detto...

All'epoca non potevo permettermelo, lo desideravo ardentemente

Pix3l ha detto...

Non ricordo quanto potesse costare all'epoca, probabilmente una cifra non ragionevole

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