Da un po' di tempo mi frulla per la testa una cosa, guardando dietro alle copertine di giochi di importazione nei vari negozi, notavo una dicitura inglese che citava all'incirca "This game is for sale, rental and use only inside this countries" seguita da una lista di paesi nei quali il gioco si sarebbe potuto vendere, affittare e giocare.
Non ho trovato nessuna legge al riguardo, chiedendo e leggendo su vari forum sull'argomento ho potuto dedurre che la cosa e' puramente preventiva.
Mi spiego meglio, se un gioco non e' ancora uscito in questo o quel paese, cio' implica che non e' stato ancora classificato per un genere specifico di giocatori o probabilmente potrebbe venire pure censurato per i suoi contenuti ritenuti poco idonei e di conseguenza si potrebbero scaturire azioni legali.
Per prevenire cio', le software house impongono (senza comunque l'appoggio di nessuna legge apparente) che il gioco venga fatto girare solo nel paese di provenienza, anche per facilitarne il controllo e gestire meglio eventuali azioni legali correlate al prodotto.
E' dai tempi della Playstation che nei negozi si vedono giochi di importazione, anche per console quali Nintendo 64 e Sega Saturn. Di recente i negozi si sono trasformati tutti in catene quali gamestop o gamerush, in cui raramente ho trovato titoli di importazione.
I pochi titoli trovati erano giochi per DS usciti anche nel nostro paese, con una differenza di prezzo notevole, si puo' parlare di titoli usati per DS di importazione a 15 euro contro i 29 del titolo in versione europea sempre usato.
Ricordo il titolo New Super Mario Bros, presso gamestop la versione US di importazione nuova costava 15 euro a differenza dei 49 della versione europea.
I vantaggi del comprare giochi di importazione sono notevoli, non e' ben chiaro il fatto se sia legale comprarli o meno. Molti dicono al riguardo, che la vendita e' legale se l'acquisto viene effettuato in uno dei terrotori su cui il gioco puo' essere venduto, quindi acquistare un gioco di importazione su internet puo' essere legale se il venditore ha sede ed effettua la procedura di vendita in uno dei paesi concessi dall'autore del gioco.
Se volessi comprare un gioco di importazione in uno store al di fuori dei paesi concessi?
Anche qui non si sa bene che pensare o cosa dire, se il gioco viene venduto come usato, teoricamete il negoziante che ne effettua la vendita puo' essere inteso solo come intermediario tra il privato che vende e il privato che acquista.
Se il gioco viene venduto come nuovo, si presume che si siano pagate tasse doganali per il gioco piu' la famosa IVA applicata sui prodotti in vendita nel negozio in base al valore della merce.
I privati che acquistano di importazione e quindi ricevono la merce da paesi esterni alla comunita' europea, pagano di norma un fisso di euro 5.50 piu' eventuale IVA per merce di valore fino a 45 euro, oltre i 45 si paga un dazio e un importo IVA fino ad un valore complessivo di 350 euro. Oltre questo valore complessivo, il fisso sale ad 11 euro.
Per quanto riguarda le societa', quindi i negozi, fino ai 22 euro pagano solo il fisso di 5.50, oltre questo valore complessivo il fisso sale a 11 e si aggiungono dazio e IVA.
Fino a prova contraria e' tutto legale, le tasse vengono pagate in ogni caso senza problemi.
Per quanto riguarda il copyright, ovvero il diritto d'autore. Esistono leggi e convenzioni internazionali sul diritto d'autore, un gioco che non viene venduto ufficialmente in un paese, sara' comunque coperto e protetto dal diritto d'autore, sempre se il paese e' aderente alle convenzioni internazioniali.
Credo che anche qui, per evitare dubbi sull'aderenza o meno, quella famosa scritta di cui parlavo prima sia posta a scopo tutelativo preventivo per questi rari casi.
La cosa piu' assurda di quella frase e' il dire che tale gioco debba essere usato solo all'interno di un territorio specifico, puo' essere anche sensata come cosa in alcuni casi. Ricordo il caso di Wolfenstein, che per via dei suoi contenuti ne fu vietata la vendita e l'utilizzo in Germania.
Probabilmente alcuni contenuti nel gioco, seppur non offensivi per una certa cultura potrebbero esserlo per altri, anche qui siccome il gioco non viene classificato da un'autorita' competente in materia in un paese specifico perche' non pubblicato ufficialmente (come gia' detto prima) ci si potrebbe incorrere in battaglie legali, molto difficile che succeda se il gioco viene venduto a relativamente pochi privati a differenza di un titolo venduto su larga scala nei negozi e quindi alla portata di tutti e anche di un pubblico non idoneo.
Sinceramente direi che il pericolo di una battaglia legale e' praticamente nullo, non riesco a vedere possibili scenari alla cosa.
Volendo aggiungere anche altro, la maggior parte dei giochi di importazione arriva dal Giappone, e' risaputo di quanto siano gelosi delle loro creazioni, c'e' un pensiero comune secondo cui solo il popolo nipponico sia capace di apprezzare come si deve certe opere. Possibile ennesimo motivo a quello strano avvertimento sulla copertina seppur privo di fondamenti legali, anche se la SONY diede battaglia legale ad un famosissimo sito di vendita di videogames per vietarne la vendita dei suoi prodotti hardware (console e accessori), voci di corridoio parlano di un solo interesse di speculazione da parte di SONY sulla vendita di prodotti al di fuori del Giappone. Il sito in definitiva chiuse i battenti, questa e' l'unica battaglia legale riguardo prodotti di importazione di cui ho sentito parlare ma che non sia prettamente relativa al discorso che sto affrontando.
Mi viene in mente anche un altro motivo per un possibile divieto, essendo i giochi materiali prodotti su supporto fisico, potrebbero contenere materiali non idonei a bambini di una certa eta' o banditi del tutto da quel paese. Qui il discorso volge sulla responsabilita' individuale di chi acquista il prodotto, anche se lo rivende a terzi la responsabilita' va a chi lo possiede.
Il prodotto si suppone passi una frontiera dove venga sdoganato e controllato, se il prodotto viene ritenuto idoneo arrivera' a destinazione, anche qui nulla che possa dar credito al divieto.
In definitiva, si potrebbe anche parlare del bollino SIAE applicato su tutti i prodotti multimediali, cio' comporta che si venga pagata l'IVA con l'acquisto del prodotto, prodotti di importazione arrivano sprovvisti di tali bollini ma in ogni caso l'IVA viene pagata tramite passaggio doganale.
Credo si siano coperti tutti gli eventuali punti e dubbi riguardo la compravendita di materiale di importazione. Probabilmente il pagamento di una tassa alla SIAE scoraggia la pubblicazione di molti titoli nel nostro paese, ma questo e' un altro discorso.
Analizzati tutti i punti, non trovando leggi specifiche al riguardo e sentendo vari pareri da compratori abituali, deduco che acquistare giochi da store online situati in territorio americano o asiatico non comporta la violazione di nessuna legge, ribadendo ulteriormente che il materiale se viene fatto passare attraverso le frontiere doganali e' da considerarsi idoneo.
Dove si possono acquistare titoli a buon prezzo e di importazione?
Uno dei piu' sicuri e maggiori store online per la vendita di materiale videoludico di importazione e' sicuramente Play-Asia.com, si possono acquistare titoli a buon prezzo e a piccole spese di spedizione, si parla di circa 4 euro per una busta air mail anche se il tempo di arrivo e' incerto e potrebbe essere molto lungo. Si puo' parlare anche di un attesa di 4 mesi, ma piu' probabile nei periodi di festivita' come il natale ad esempio.
In alternativa si possono acquistare giochi da privati o probabili commercianti online presso il sito di eBay anche se io personalmente consiglio di piu' Play-Asia.
Spero che questo articolo riesca a chiarire molti dei vostri dubbi in materia, molto di quello che ho scritto e' frutto di ragionamenti e materiale (seppur poco) trovato in rete. Non garantisco la validita' al 100% dei contenuti, siete gli unici responsabili per eventuali acquisti di questo tipo.
Buon gaming a tutti!
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